ELTJON VALLE | IgnoteTerre

7 ottobre 2023 | via di città, 49 Siena

7 ottobre – 15 novembre 2023

 

Mostra personale di Eltjon Valle “IgnoteTerre”, a cura di Elena Violetti in concomitanza con la diciannovesima Giornata del Contemporaneo.

Una mostra su terra e materia, che propone una riflessione sul concetto di ignoto, non con valenza negativa ma con l’accezione di nuovo, non ancora esplorato. Paesaggi cosmici che suggeriscono l’idea di scenari lontani, liberi da costrizioni e confini. In una continua alternanza tra speranza e condanna nei confronti dell’uomo contemporaneo responsabile del nostro avvenire, Eltjon Valle indaga con sguardo critico una questione attualissima, sullo sfondo dei nuovi conflitti internazionali, con un forte accento ecologista, ovvero la tematica del petrolio, interrogandosi sulla possibilità di rappresentare il mondo contemporaneo segnato dalle scelte umane.

Attraverso l’uso di materiali poveri, come i detriti o la terra, mescolati al greggio e al colore, la completa assenza di figurazione non lascia spazio ad altro che al potere suggestivo della cruda oggettualità.

Eltjon Valle ci introduce ad una poetica fondata sul valore intrinseco della materia ridotta al suo stato primordiale. Dà vita a una ricerca che si libera dal controllo ideale e razionale dell’immagine in favore dell’espressività della terra inquinata nella sua sostanza friabile e grumosa. Valle intende proiettarsi “oltre i confini della realtà terrestre”, sino ad indagare i misteri del cosmo.

Le sue “Terre”, porzioni di terreno contaminate dal petrolio, diventano installazioni con evidenti sottintesi di denuncia ambientale e geopolitica. Valle si rifà alle esperienze della Land Art degli anni Settanta, anche a livello della concezione stessa del progetto. La superficie frammentata, che richiama le crepe delle terre argillose, restituisce la “sofferenza” della materia sottoposta all’inquinamento: una composizione che prefigura tutta la drammaticità del contemporaneo. Non meno importanti sono i significati sociali e antropologici che questo lavoro presenta, legato ad un luogo specifico, ma che sono modello di esempi su scala globale.

I lavori presentati in mostra sono tracce effettive di terreno e bitume trasportati dall’ Albania. Come reperti, gli sconcertanti quadri geologici emergono per auto-rappresentarsi, per auto-denunciarsi e per mettere l’osservatore a contatto con la realtà tragica da cui provengono, come realtà extra-pittorica e anti-illusoria.

Nel ciclo di dipinti “Missing Earth” è la carica gestuale della pittura ad imporsi, andando ad inglobare in sé sostanze differenti e connotando le opere di una qualità plastico-spaziale. Qui il linguaggio diventa più simbolico, speranzoso.

Materiali extra-pittorici come titanio, alluminio, ferro, zinco, petrolio o vari composti chimici sono il suo nuovo mondo; gli elementi cosmici, reagendo gli uni con gli altri, creano un equilibrio di coesistenza fine ed elegante, risultato di un conflitto di azione e di pensiero.

La materia che l’artista ricrea con le sue mani diventa un atto di reazione per proporre nuove essenze linguistiche di un paesaggio epocale.

Valle pone l’accento sull’aspetto primordiale e istintivo dell’interazione del petrolio con la terra, realizzando opere che appaiono come vere e proprie porzioni solcate da segni e incisioni, solide presenze che ci invitano ad andare oltre la materia stessa. Gli spessori di bitume, le “sgocciolature”, dove la riflessione sul gesto trova spazio, definiscono queste tele di una forza magnetica.

Eltjon Valle propone un atto personale di confronto diretto con il potere dell’irresponsabilità: un tema dunque di arte sociale, che, pur nell’indubbia valenza estetica della sua articolazione, va misurata complessivamente nella sua efficacia narrativa e politica.

La Violetti Arte Contemporanea intende proporre una mostra che sia in grado di evidenziare l’irrinunciabile esigenza dell’uomo di confrontarsi con le scelte che hanno definito il paesaggio contemporaneo.

Il linguaggio trasversale di Valle ha una valenza universale: vuole tracciare un percorso di coscienza individuale che porti ad una solida esperienza collettiva per un cambiamento di urgente e radicale prospettiva verso un nuovo mondo.